mercoledì 15 aprile 2009

Sostenibilità_ricchezza&benessere

18 marzo 1968… U.S.A…. università del Kansas… Robert Kennedy: "Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, né i successi del Paese sulla base del PIL (prodotto interno lordo). Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago."

 

Oggi… aprile 2009… ci siamo veramente accorti che il PIL e Dow-Jones ci hanno "fatto le scarpe".  Il Pil misura solo una serie di transazioni riguardanti la ricchezza, ma non ci dice se queste andranno a buon fine o meno.

 

Il Pil è nato negli anni '30 quando la grande crisi economica del '29 scese a capofitto sull'America. Oggi bisogna pensare di modernizzare questo Pil tenendo bene in mente anche i valori legati alla salute, ai diritti umani, all'ambiente, al clima, alla sostenibilità ambientale e all'educazione.

 

Domanda: l'aumento della ricchezza (calcolato attraverso il Pil) porta sempre al benessere? In realtà, che cos'è per noi il benessere? Se considerassimo il benessere come qualcosa che ci porta alla felicità e all'appagamento, come potremmo misurarlo? Il benessere è qualcosa che si produce o che si ottiene?

 

Nel 1974 Richard Easterlin disse che la felicità non dipende dal reddito né dalla ricchezza. Infatti, se aumenta il reddito e il relativo benessere economico, la felicità cresce fino ad un certo livello. Quindi potremmo incrementare ancora di più il reddito oppure trovare un'altra strada che ci porti alla felicità. Per di più, dice sempre Easterlin, quando la ricchezza raggiunge livelli eccessivi, il benessere (psico-fisico) diminuisce.

 

In questo ultimo decennio sono stati varati diversi indicatori economici che possano dare realmente un'immagine tangibile del periodo che stiamo vivendo. Ci sono indicatori che propongono parametri quali il tenore di vita, affari e lavoro, servizi su ambiente e salute, sicurezza, popolazione e tempo libero. Altri invece propongono ricchezza economica, cultura, istruzione, servizi sociali e qualità dell'ambiente… in una parola sola… un modo di vivere sostenibile.

 

Nattavudh Powdthavee, ricercatore di origine Thai presso l'Università di Londra, ha studiato lo stadio di felicità di 10.000 inglesi ovvero ha "monetizzato il capitale sociale".

Qualche chicca:

-          - essere sposati vale una felicità paragonata a 80.000 euro

-          - convivere a 122.000 euro

-          - essere sani come un pesce a 450.000 euro

-          - avere dei buoni rapporti con il vicinato a 59.000 euro

-          - avere degli amici con la A maiuscola 93.000 euro

 

Voi? Quanto siete felici? A quanto ammonta il vostro benessere?

 

Alla prossima settimana…

Giada Bergamasco

 

 

Fonte: La Repubblica (dossier, anno 8 n.56 del febbraio 2008)

 

Video Kennedy (Report): http://www.decrescita.it/modules/xoopstube/singlevideo.php?cid=3&lid=5



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