martedì 28 aprile 2009

Rubrica Cultura e Viaggi

CANTIERI DI LETTURA AD ALTA VOCE

per genitori, nonni e zii, educatori ed animatori, insegnati di scuola dell'infanzia e di scuola elementare

 

La Biblioteca Civica di San Giovanni al Natisone organizza un laboratorio didattico, tenuto dall'attrice e regista teatrale Donatella Mazzone, per la formazione di lettori ad alta voce dal titolo "CANTIERI DI LETTURA AD ALTA VOCE".

L'iniziativa rientra nell'ambito del Progetto Nazionale NATI PER LEGGERE, che promuove la lettura ad alta voce ai bambini d'età compresa tra i 6  mesi ed i 6 anni.

Il corso darà indicazioni e spunti su come rendere "attivo" un libro, un racconto, una storia, stimolando l'uso espressivo del corpo e delle voce, ed è rivolto a genitori, nonni, zii, educatori, animatori, insegnanti e a tutti quegli adulti che vogliono cimentarsi con la lettura ad alta voce.

Il laboratorio didattico si svolgerà presso la Sede della Biblioteca di San Giovanni al Natisone, a partire da mercoledì 6 maggio con un calendario di quattro lezioni in tutto a cui farà seguito il debutto in pubblico, con la realizzazione di un appuntamento di lettura animata per ragazzi messo in opera dai partecipanti al corso.

Il corso è gratuito e sono ammessi al massimo 15 iscritti.

 

Vi consiglio di visitare i seguenti siti in cui trovare notizie a riguardo:

http://www.aib.it/aib/npl/npl.htm3

http://www.natiperleggere.it/?AREA=1

 

Per info telefonate alla Biblioteca Civica di San Giovanni al Natisone dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19 allo 0432/939590 o scrivete una e-mail a biblioteca.sangiovannialnatisone@tuttopmi.it .

Le iscrizioni vanno fatte entro il 5 maggio 2009 sempre presso la Biblioteca Civica – Villa de Brandis, via Roma 117 – 33048 San Giovanni al Natisone.

 

QUANDO SI FA?

MERCOLEDI' 6 MAGGIO – MERCOLEDI' 20 MAGGIO – VENERDI' 29 MAGGIO – VENERDI' 5 GIUGNO

Sempre dalle 16.30 alle 19.00

 

COSA SERVE?

Abiti comodi e calzini antiscivolo

 

Affrettatevi!

Elena Zuzzi


martedì 21 aprile 2009

Rubrica Cultura e Viaggi

Questa settimana vi ricordo che venerdì 24 aprile ci aspettano due interessanti appuntamenti:

 

-          alle ore 18.00, in villa de Brandis, si apre Frammenti di Colore di Giancarlo Tosolini, presentazione critica di Serena De Filippo, la mostra sarà aperta dal 25 aprile al 10 maggio 2009 con i seguenti orari: venerdì 15-19 e sabato – domenica 10-12.30 e 25-19, per informazioni potete rivolgervi alla Biblioteca Civica di San Giovanni al Natisone tel 0432 939590

 

-          alle ore 20.30, presso la Sala Polifunzionale in via delle Scuole a San Giovanni al Natisone, si terrà la "Fieste Furlane" alla quale parteciperanno "Lis Vos dal Nadison" – coro di San Giovanni al Natisone – e "Stelutis di Udin" – gruppo Folkloristico, musica e balli popolari friulani – la narrazione di COMPOSIZIONI POETICHE IN LINGUA FRIULANA sarà a cura della Sig.ra Edda Cecotti. Nell'ambito della manifestazione sarà dato un riconoscimento agli agricoltori più anziani del capoluogo e di ogni frazione del Comune. Seguirà convivio con piatti tipici friulani. Presenta la serata Stefano Masau.

 

Nell'augurarvi di passare una buona settimana rinnovo l'appuntamento a martedì prossimo!

Buon divertimento

Elena Zuzzi


mercoledì 15 aprile 2009

Sostenibilità_ricchezza&benessere

18 marzo 1968… U.S.A…. università del Kansas… Robert Kennedy: "Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, né i successi del Paese sulla base del PIL (prodotto interno lordo). Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago."

 

Oggi… aprile 2009… ci siamo veramente accorti che il PIL e Dow-Jones ci hanno "fatto le scarpe".  Il Pil misura solo una serie di transazioni riguardanti la ricchezza, ma non ci dice se queste andranno a buon fine o meno.

 

Il Pil è nato negli anni '30 quando la grande crisi economica del '29 scese a capofitto sull'America. Oggi bisogna pensare di modernizzare questo Pil tenendo bene in mente anche i valori legati alla salute, ai diritti umani, all'ambiente, al clima, alla sostenibilità ambientale e all'educazione.

 

Domanda: l'aumento della ricchezza (calcolato attraverso il Pil) porta sempre al benessere? In realtà, che cos'è per noi il benessere? Se considerassimo il benessere come qualcosa che ci porta alla felicità e all'appagamento, come potremmo misurarlo? Il benessere è qualcosa che si produce o che si ottiene?

 

Nel 1974 Richard Easterlin disse che la felicità non dipende dal reddito né dalla ricchezza. Infatti, se aumenta il reddito e il relativo benessere economico, la felicità cresce fino ad un certo livello. Quindi potremmo incrementare ancora di più il reddito oppure trovare un'altra strada che ci porti alla felicità. Per di più, dice sempre Easterlin, quando la ricchezza raggiunge livelli eccessivi, il benessere (psico-fisico) diminuisce.

 

In questo ultimo decennio sono stati varati diversi indicatori economici che possano dare realmente un'immagine tangibile del periodo che stiamo vivendo. Ci sono indicatori che propongono parametri quali il tenore di vita, affari e lavoro, servizi su ambiente e salute, sicurezza, popolazione e tempo libero. Altri invece propongono ricchezza economica, cultura, istruzione, servizi sociali e qualità dell'ambiente… in una parola sola… un modo di vivere sostenibile.

 

Nattavudh Powdthavee, ricercatore di origine Thai presso l'Università di Londra, ha studiato lo stadio di felicità di 10.000 inglesi ovvero ha "monetizzato il capitale sociale".

Qualche chicca:

-          - essere sposati vale una felicità paragonata a 80.000 euro

-          - convivere a 122.000 euro

-          - essere sani come un pesce a 450.000 euro

-          - avere dei buoni rapporti con il vicinato a 59.000 euro

-          - avere degli amici con la A maiuscola 93.000 euro

 

Voi? Quanto siete felici? A quanto ammonta il vostro benessere?

 

Alla prossima settimana…

Giada Bergamasco

 

 

Fonte: La Repubblica (dossier, anno 8 n.56 del febbraio 2008)

 

Video Kennedy (Report): http://www.decrescita.it/modules/xoopstube/singlevideo.php?cid=3&lid=5



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martedì 14 aprile 2009

Rubrica Cultura e Viaggi

Settimana della Cultura 18-26 APRILE 2009 DALL'IDEA ALLA REALIZZAZIONE

Percorsi dell'Arte nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista, organizzato dal Comune e dalla Parrocchia di San Giovanni.

 

Il Comune di San Giovanni al Natisone si trova in un'area pianeggiante delimitata del fiume Natisone e dal corso dello Judrio, nel vasto comprensorio del Distretto industriale della Sedia tra Udine e Gorizia, ai piedi dei Colli orientali del Friuli Venezia Giulia.

Molte sono le testimonianze della cultura, dell'arte e della storia, numerosi gli edifici di pregio presenti sul territorio comunale che comprende anche le frazioni di Dolegnano, Medeuzza, Villanova dello Judrio. Si tratta di ville, palazzi, chiese oggi di proprietà comunale .

 

Villa de Brandis

Lungo la via principale del Capoluogo, protetta da un muro di cinta con bei cancelli in ferro battuto, si trova Villa de Brandis, donata con lascito testamentario al Comune di San Giovanni al Natisone nel 1984 dalla Contessa Caterina de Brandis, ultima discendente del nobile casato.

La Villa, la cui costruzione avviata nel 1718 si concluse già nel 1724 – con l'aggiunta dell'ala ora adibita a sede della Biblioteca Civica risalente alla fine dell'800 – conserva al suo interno gli affreschi a grottesche che decorano il vano scala attribuiti a Francesco Chiarottini (1748-1796), nonché quelli di Antonio Picco (1828-1897) raffiguranti scene di paesaggio entro cornici dipeinte a trompe l'oeil (ricompresi nella sezione dell'edificio adibita a sede della Biblioteca).

Villa de Brandis custodisce anche importanti collezioni artistiche quali la Quadreria (con dipinti realizzati fra il XIV e il XX secolo), un cospicuo numero di arredi lignei originali, interessanti suppellettili (XVI-XIX sec.), la biblioteca di famiglia (circa settemila volumi editi tra il 1501 e il 1980), l'interessantissimo archivio fotografico che annovera quasi seimila immagini realizzate fra il 1867 e il 1980, nonché le carte dell'archivio gentilizio, originariamente presenti in Villa e attualmente collocate presso la Biblioteca.

La Villa è inoltre completata da uno splendido arredo verde che il Conte Niccolò de Brandis, grazie alla sua sensibilità naturalistica, fece sistemare tra il 1885 e il 1895 dall'architetto milanese Giuseppe Rho, e che i recenti interventi di sistemazione del Parco hanno contribuito a preservare e conservare.

 

Chiesa di San Giovanni Battista

La nuova chiesa venne edificata a partire dal 1832, dopo la demolizione dell'antico edificio ecclesiastico che faceva corpo unico con il campanile, ed è dedicata a San Giovanni Battista. L'esterno dell'edificio presenta un'elegante facciata in stile neoclassico, l'interno si compone di una navata principale a base rettangolare, due altari laterali e l'altare maggiore realizzati con marmi policromi e decorati con le statue di San Giovanni Battista e San Gottardo.

Il soffitto del Presbiterio e l'Abside sono decorati da un ciclo di affreschi eseguiti dall'artista gemonese Giuseppe Barazzutti. Sulla parete La Crocifissione, mentre sul soffitto si distinguono gli Evangelisti e varie simbologie cristiane.

La luce che filtra della vetrate colorate, realizzate nel 1982 da Arrigo Poz, aumenta la suggestione.

 

Elena Zuzzi
 

mercoledì 8 aprile 2009

Sostenibilità_Transition_Town

Buonasera a tutti!

 

Questa settimana vorrei portarvi un attimo nella vicina Inghilterra, a Totnes… una piccola città del "countryside" inglese.

 

Già nel 2007 questa piccola città è diventata una delle prime "Transition Town" ovvero, detto letteralmente, "città in via di transizione"… nel senso che ha aderito ad un progetto ambientale che tenesse in considerazione due grossi problemi delle città legati all'esaurimento del petrolio e al riscaldamento ambientale.

 

Quello che rende questo progetto sensazionale è che è stato realizzato direttamente dai cittadini, non hanno aspettato di convincere i vari sindaci o presidenti provinciali – regionali e statali. Si son semplicemente rimboccati le maniche e si son organizzati a livello locale.

 

Ad esempio hanno messo delle batterie di pannelli solari sul tetto, hanno scelto di fare piste ciclabili in modo da incentivare a fare i piccoli tragitti in bicicletta, hanno fornito soluzioni per diminuire l'energia elettrica e diminuire lo spreco d'acqua nelle case, a consumare prodotti alimentari coltivati nelle vicinanze (detti a "km 0"), hanno incentivato a seminare e prendersi cura dell'orto…

 

Oggi le città inglesi coinvolte in questo progetto sono più di una trentina… e in Italia? Secondo voi qualcuno ha avuto il coraggio di provare? Ebbene c'è una notizia positiva… a Varese Ligure, un piccolo comune che si trova tra Parma e La Spezia, hanno voluto accettare la sfida degli inglesi. Il comune ha dato incentivi per l'agricoltura biologica e le energie rinnovabili.

Hanno costruito due generatori eolici e il fotovoltaico, hanno ridotto la produzione di rifuti e cercato di riciclarli il più possibile, hanno dato peso alla produzione agricola di qualità, creando così nuovi posti di lavoro, fermato lo spopolamento e incrementato il turismo.

 

Questo modello è ancora unico in Italia… il comune di San Giovanni potrebbe diventare il secondo se solo accettassimo la sfida... la raccolta differenziata "porta a porta" c'è già, ci son famiglie che hanno già optato per il fotovoltaico e approfittato delle agevolazioni fiscali per risistemare infissi o mura… che ne dite? Se siamo in tanti ad aderire potremmo coinvolgere anche il comune.

 

Aspetto le vostre risposte!

 

Buona settimana a TUTTI e BUONA PASQUA!

 

Alla prossima settimana,

Giada Bergamasco



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martedì 7 aprile 2009

Rubrica Cultura e Viaggi

…UN VIAGGIO PER VOI!!!

 

 

L'Assessorato ai Servizi Sociali organizza, in favore degli anziani del Comune di San Giovanni, GITA ALL'ISOLA DI KRK venerdì 24 aprile 2009.

Krk è la più grande delle circa mille isole e isolette che fiancheggiano la costa croata, di volta in volta è percepibile il suo mutare che si concretizza in colori e paesaggi differenti, tutto è circondato dal mare cristallino.

E' un mondo a se stante, irripetibile nella sua purezza e nella sua quiete.

Una volta raggiunta, percorrendo il ponte che parte da Kraljevica (lungo 1.309 metri), verrete assorbiti dal suo carattere ed inebriati dalla sua bellezza.

Programma:

-          ore 6.30               partenza in pullman dal piazzale antistante la chiesa di San Giovanni;

-          ore 10.00            arrivo a Krk e visita dell'isola;

-          ore 12.00            pranzo a Vrbnik con menù a base di pesce;

-          ore 15.00            trasferimento da Krk ad Abbazia e visita della città;

- ore 18.30 rientro con eventuale sosta a Trieste.

Quota individuale di partecipazione calcolata su 50 partecipanti:

-          38,00                per gli ultra sessantacinquenni

-          49,00                per i partecipanti al di sotto dei sessantacinque anni e per i non residenti.

La quota comprende il viaggio in pullman, i pedaggi autostradali ed i parcheggi, il pranzo con le bevande comprese.

E' obbligatorio il possesso della Carta d'Identità valida per l'espatrio o del Passaporto.

I moduli di adesione si ritirano presso l'Ufficio del Servizio Sociale in Piazza Zorutti 12 negli orari di apertura dell'ufficio: lun. e mer. ore 10.00-12.30, gio. ore 16.30-18.00 (tel. 0432 939580 – 0432 939581)

L'adesione dovrà pervenire presso l'Ufficio del Servizio Sociale entro il 09-04-2009.

 

Buon divertimento a tutti coloro che decideranno di partecipare e ci ritroviamo la prossima settimana per altre curisità e appuntamenti

Elena Zuzzi


giovedì 2 aprile 2009

l'assistenza farmaceutica

I cittadini italiani e dell' UE,  gli extracomunitari che a diritto o no, vivono nel Territorio Nazionale, hanno diritto alla fornitura dei farmaci.
Il Servizio Sanitario, però in considerazione della forte crescita della spesa per i medicinali, ma anche di una revisione critica della loro  efficacia, fornisce gratuitamente solo quelli ritenuti essenziali e salvavita.
Ci  troviamo in presenza di farmaci a totale carico del SSN (fascia A) e farmaci a
totale carico del Paziente (fascia C). Esistono poi dei farmaci chiamati SOP di libera vendita, senza ricetta medica. Esistono poi delle categorie di farmaci speciali, che
vengono erogati solo in situazioni particolari, esempio con Piano Terapeutico fatto
da strutture sanitarie particolari, o da medici specialisti.
L'erogazione dei farmaci avviene attraverso le Farmacie sia Pubbliche che Private convenzionate, che sono sparse nel territorio, in base a criteri demografici.
Il paziente che oggi viene dimesso dall'Ospedale o che fa una visita specialistica,
ha diritto alla fornitura dei farmaci, per proseguire la terapia a domicilio, fino ad un
massimo di trenta giorni. Questo in base alla legge finanziaria 405/2001, che consente
al SSN un notevole risparmio economico, rispetto alla fornitura della farmaceutica convenzionata.
Un ulteriore risparmio si è avuto in questi ultimi anni, con l'introduzione dei farmaci generici, che per legge debbono costare non meno del 20% del prezzo del farmaco
con marchio registrato. L'Italia, rispetto agli USA e a molti Paesi Europei, è arrivata un
pò tardi, nell'utilizzo del generico,  perchè pressata dalle multinazionali del farmaco.
Con l'avvento della legge Bersani del 2006, sono sorte le Parafarmacie, sempre gestite da un farmacista, che dispensano farmaci da banco e di automedicazione, ma non sono
convenzionate con il SSN, quindi non forniscono farmaci con ricetta medica.
La spesa farmaceutica è comunque destinata a crescere, specialmente nei Paesi occidentali, quindi anche l'Italia, perchè aumenta la popolazione anziana e
crescono i malati cronici (ipertesi, diabetici, neoplasie,  etc.)
L'introduzione del ticket, si è dimostrato poco persuasivo per ridurre la spesa pubblica, mentre poco siè fatto per migliorare l'utilizzo appropriato dei farmaci, solo negli ultimi anni ha cominciato a prendere forma l'utilizzo razionale, sotto la spinta della crisi economica e del controllo incrociato sulle prescrizioni da parte delle Unità Sanitarie Locali.
In Italia è poco sviluppata l'informazione sul farmaco rivolta ai pazienti a qualsiasi livello,
perchè la formazione dei sanitari, in questo settore è stata poco sviluppata.
Le conseguenze di questa carenza culturale, ha portato ad un utilizzo non corretto dei farmaci, ad una  eccessivo uso, ad aumento dei ricoveri ospedalieri per malattie
iatrogene, cioè create dagli stessi farmaci.
Quindi riveste particolare importanza la gestione quotidiana dei farmaci. E' importante ad esempio  conoscere se un farmaco va assunto prima o dopo i pasti, e se più farmaci vanno assunti dopo un lasso  di tempo l'uno dall'altro.
Bisogna prestare attenzione anche  a come si leggono i foglietti illustrativi o alle fonti di informazioni giornalistiche e a quelle da internet. E' buona norma rivolgersi sempre ai sanitari per avere informazioni corrette sull'utilizzo dei farmaci, e non a informazioni
qualunquistiche.
Un capitolo a parte, merita l'utilizzo dei farmaci per curare le patologie dell'infanzia.
I farmaci in commercio, sono nati per la maggior parte per  curare le patologie degli adulti.
Nei bambini vengono utilizzati, riducendo opportunamente la posologia, in base al peso, all'età, o alle condizioni patologiche del paziente.
Negli anziani, e nelle persone che hanno insufficienza renale o epatica, i farmaci vanno
utilizzati, aggiustando spesso la posologia, per evitare fenomeni di accumulo o di
intossicazione.
I farmaci, avendo degli effetti molto potenti sull'organismo, vanno sempre considerati
ed utilizzati, quando effettivamente servono.
E' una cattiva abitudine, chiedere al Medico necessariamente la prescrizione di un
farmaco, quando si va in ambulatorio, a volte basta cambiare le regole di vita!
Viceversa quando si ha una patologia, il farmaco va utilizzato al meglio, seguendo la prescrizione. Succede che il paziente che di sua iniziativa riduce la dose o il periodo di cura, questo comporta oltre il non curare la malattia anche delle ricadute successive.
Se poi sono farmaci antibiotici succede che la cattiva gestione, porta anche ad un
aumento delle resistenze microbiche.
La prossima volta parleremo, dell'assistenza nel territorio.
Grazie dell'attenzione, arrivederci.
 
                                                                       Rosario Sorrentino
 

mercoledì 1 aprile 2009

Sostenibilità_Termovalorizzatore

Buongiorno a Tutti! Avete visto che bella giornata di sole?

 

Mercoledì scorso abbiamo trattato il tema degli impianti di selezione, i quali sono dei siti che raccolgono e puliscono i rifiuti differenziati e li portano nei vari impianti di lavorazione per riciclo.

Poi vi ho lasciato con questo bel quesito: "Dove andranno i rifiuti secchi?"

 

In realtà ci sono più possibilità:

1. in discarica

2. nei termovalorizzatori – inceneritori

 

Le discariche regionali sono ormai quasi tutte sature e si stanno cercando altri siti in cui poter aprirne delle altre (ad es. vi ricordate le varie proteste degli anni scorsi fatte dai cittadini di Trivignano Udinese per la nuova discarica?), ma il problema persisterà nel tempo se non si trovano delle soluzioni adeguate.

I rifiuti crescono in base al benessere della popolazione e aprire nuove discariche non è di certo la soluzione ideale, sia ambientalmente che economicamente parlando. Se continuiamo a produrre sacchi di immondizia, buttandola semplicemente in discarica, senza far nessuna raccolta differenziata, senza un po' di senso civico e cura per l'ambiente… bè fra qualche anno ci troveremmo senz'altro immersi in colline di immondizie!

Dobbiamo evitare di trovarci in quella situazione. Oltre ciò dobbiamo tenere ben presente che la Comunità Europea ci impone anche alcuni parametri da rispettare (protocollo di Kyoto) e quindi entro il 2012 dovremmo arrivare almeno al 70% di raccolta differenziata dei rifiuti.

 

Nel nostro comune la raccolta differenziata è ben presente da molti anni e purtroppo molti nostri concittadini non hanno nemmeno provato a selezionare i rifiuti, in quanto non erano poi così tanto obbligati (Per quanto riguarda il rifiuto organico il comune aveva dato la possibilità di ricevere in comodato il "Composter" per effettuare a casa il compostaggio. Ora in più c'è il servizio "porta a porta", soprattutto per coloro che non hanno giardini/orti).

Quindi ora queste persone si trovano un po' a disagio e non son proprio così contente di tutto questo "dividere". Fra qualche giorno i cassonetti lungo le vie dei nostri paesi non ci saranno più e quindi queste persone saranno costrette a trovare una soluzione... mi auguro una collaborazione all'utilizzo di bidoncini e sacchetti… speriamo non pensino altre soluzioni (in quel caso sono punibili per legge e noi potremmo far osservare le varie norme… a proposito… vi è arrivato a casa il libricino del comune con le varie norme civiche da rispettare?).

 

Quindi, oltre alla discarica, c'è la possibilità di portare i rifiuti nel termovalorizzatore o inceneritore. In questo impianto i rifiuti vengono praticamente inceneriti per combustione in particolari forni.

Questa tipologia di impianto oltre che ad eliminare i rifiuti, produce anche energia elettrica scaturita proprio dalle calorie prodotte dalla combustione.

 

I rifiuti prodotti dall'inceneritore rimangono solo una piccola percentuale, i quali poi vanno ulteriormente trattati.

Purtroppo non esiste ancora un impianto che possa far scomparire al 100% i rifiuti che noi produciamo ad impatto 0 sull'ambiente… magari un domani si troverà una soluzione tale, ma per ora se noi facessimo una raccolta differenziata "porta a porta" oculata, se stessimo attenti a come produciamo i nostri rifiuti… bè quel po' di rifiuto secco che ci rimane dalla raccolta "porta a porta" potremmo anche portarlo al termovalorizzatore, no?

 

Ovviamente il termovalorizzatore per essere funzionante deve rispettare delle norme e soprattutto deve avere un impianto idoneo e in sicurezza.

Volevo ricordarvi che a pochi chilometri dal nostro comune, a Manzinello, c'è il termovalorizzatore della "Nuova Romano Bolzicco Spa", purtroppo funzionante, ma ancora chiuso. L'impianto era stato sequestrato nel settembre del 2006 a causa, a quanto sostengono i giornali, di irregolarità nei documenti e di emissioni di gas tossici nell'aria. Poi è stato dissequestrato a maggio 2007… ora ad aprile 2009 ci sarà una svolta? Attendiamo novità da questa situazione.

 

Coloro che fossero interessati a questa vicenda, li invito a leggere questi l'articolo tratto proprio dal sito del circolo della sedia, che gentilmente "anonimo" ci aveva allegato:

 

(termovalorizzatore): http://www.circolodellasedia.com/index/articoli/articoli_lovato.html

 

 

A mercoledì prossimo!

 

Giada Bergamasco



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